Miele: informazioni per un acquisto consapevole

Quando acquistiamo il miele dobbiamo fare attenzione alle informazioni riportate in etichetta, in particolar modo quelle relative a dove e da chi è stato prodotto. Queste informazioni devono essere obbligatoriamente presenti sul vasetto, e possono aiutarci molto a capire il tipo di miele che stiamo per acquistare.

Come sappiamo, un modo per distinguere il miele è in base alla fioritura, come ad esempio il miele d’acacia, di castagno o millefiori. Tuttavia il miele varia anche in base al modo con cui è stato prodotto, e sono proprio le informazioni relative al paese di provenienza e al produttore che possono indicarci queste differenze.

Il paese d’origine: miele “puro” o miscela di mieli?

whisky single malt

L’indicazione del paese d’origine nelle etichette del miele può farci capire se si tratta di un solo miele o di una miscela di mieli; la stessa differenza che c’è fra una aranciata ed una spremuta o fra un whisky blended e un single malt.

L’indicazione del paese d’origine di per sé è piuttosto vaga, non ci dice nulla sul luogo esatto in cui il miele è stato raccolto: ci indica solo se il miele è stato prodotto in Italia, in altri paesi europei oppure in paesi extraeuropei.

La cosa importante però è che può farci capire se si tratta di un solo miele, oppure di una miscela di mieli di provenienza diversa . Questo particolare è tutt’altro che un dettaglio: c’è un’enorme differenza fra il miele “puro”, raccolto e invasettato tal quale dall’apicoltore, e una miscela di mieli; la stessa differenza che c’è fra una aranciata ed una spremuta o, per gli appassionati di whisky, fra un blended e un single malt.

La miscela di mieli è un prodotto per lo più presente sugli scaffali della grande distribuzione, che viene preparato sulla base di una ricetta per offrire al consumatore sempre caratteristiche standard in termini di colore, sapore e consistenza. Il miele “puro” invece dipende soltanto dall’unico ingrediente di cui è composto, le cui caratteristiche sono dettate più dalla natura che dall’intervento dell’uomo.

Ciò precisato, non è detto che il miele puro sia sempre migliore della miscela di mieli: ci possono essere mieli puri di scarsa qualità, così come ottime miscele di mieli. Per usare le analogie citate, ci possono essere ottime aranciate e pessime spremute, oppure ottimi whisky blended e pessimi whisky single malt.

L’indicazione del produttore

apicoltore produttore di miele

Per legge le aziende possono non solo vendere il proprio miele, ma anche acquistare e invasettare miele di altre aziende, commercializzandolo con la propria etichetta. In questi casi le istituzioni di controllo possono risalire all’apicoltore originale attraverso il numero di lotto e i registri aziendali, ma non è un’informazione a portata di mano del consumatore.

L’indicazione relativa al produttore è un’altra informazione importante per capire meglio che tipo di miele stiamo acquistando. Secondo la normativa in etichetta devono essere indicati il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare.

Tuttavia questa informazione in alcuni casi non ci dice chi è l’apicoltore o l’azienda apistica che lo ha realmente prodotto. Per legge infatti le aziende possono non solo vendere il proprio miele, ma anche acquistare e invasettare miele di altre aziende, commercializzandolo con la propria etichetta. Alcune aziende addirittura non possiedono propri apiari: la loro attività consiste esclusivamente nell’acquistare, invasettare e distribuire il miele prodotto da altri.

In questi casi le istituzioni di controllo possono risalire all’apicoltore attraverso il numero di lotto e i registri aziendali, ma non è un’informazione a portata di mano per il consumatore. Se poi il prodotto fosse una miscela di mieli, indicare tutti gli apicoltori coinvolti nell’etichetta potrebbe essere davvero molto complicato.

L’importanza dei controlli

Ci sono varie problematiche che possono rendere un miele inadatto alla vendita, per esempio l’eccesso di zuccheri complessi, che denotano una eccessiva alimentazione artificiale delle api o l’adulterazione del prodotto da parte dell’apicoltore o del commerciante. Un altro esempio di inidoneità è la presenza di contaminanti oltre i limiti di legge.

Il rischio è che nel produrre la miscela di mieli ci siano produttori malintenzionati, che potrebbero adottare la pratica vietata per legge di diluire miele non idoneo con miele idoneo, ottenendo in questo modo un prodotto i cui parametri rientrano nella norma.

Fortunatamente i regolamenti e i controlli sugli alimenti in Italia sono tra i più rigidi ed efficienti al mondo, vengono svolti in tutte le fasi di produzione al fine di garantire al consumatore dei prodotti alimentari sicuri. Per avere la garanzia che chi vende sia soggetto al controllo dell’autorità pubblica però è di fondamentale importanza acquistare attraverso canali di vendita convenzionali e di fiducia, evitando produttori e venditori improvvisati.

Riferimenti

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